Una delle particolarità della Riviera di Rimini è che ogni tassello della sua storia, ogni strada, ogni piazza, abitazione e soprattutto ogni persona, si porta addosso qualcosa che ha a che fare con il mare. Qualcosa che ha a che fare con il profumo, una percezione, come un’aura. O qualcosa del genere.
Le città della costa diventano parte stessa del mare, e i cittadini ne assorbono l’essenza per liberarla in fotografia, pittura, poesia, scultura e benessere.
In estate e primavera, al mattino, si scoprono tantissimi fotografi che cercano la migliore posizione per afferrare i colori dell’alba, in inverno alcuni vanno a caccia della neve sulla spiaggia, altri ancora si siedono sul molo e abbozzano idee e pensieri sulle proprie Moleskine. C’è anche chi prepara tavolozza e colori sulla sabbia per interpretare le maree – proprio come nel famoso romanzo Oceano Mare. C’è chi semplicemente passeggia sulla riva per liberare la mente e sentirsi meglio, perché il mare rafforza lo spirito, o almeno così raccontano i pescatori. E c’è chi si nasconde tra gli scogli con gli occhi puntati sul galleggiante che, ogni tanto, si muove.
Ognuno interpreta il mare a modo suo. Ognuno se lo porta dentro in forme, colori e dimensioni differenti. Fellini racconta di un mare immenso, Samuele Bersani ne scrive canzoni, le mamme e le nonne se lo portano in cucina, i nonni lo imprigionano fra i ricordi di tutta una vita.
Raccontateci qualcosa sul vostro mare, sul modo unico in cui ve lo portate addosso, raccontateci se anche a voi capita di incantarvi davanti alle onde dell’Adriatico, e se ci sono cose da fare, da vedere e da condividere, almeno una volta nella vita. Potete inviarci fotografie, disegni, storie e racconti.
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Entro pochi giorni pubblicheremo le vostre storie e il vostro materiale.
Foto di Marco Morosini, designer.
Per me il mare é sinonimo di divertimento. Da piccolo con qualche amichetto, ci si divertiva a scavare buche, fare castelli di sabbia, e raffinare le paraboliche della pista delle biglie. Poi quando avevi fame c’erano i bomboloni, le bombe, i canditi e tutte le altre leccornie dei venditori da spiaggia. Con l’adolescenza si aggiunsero i mega partitoni di Beach volley, i bagni assieme al mega gruppone di amici, e le serate in spiaggia, i giri per viale Ceccarini con la tipa che ti piaceva. Con gli anni il divertimento si é industrializzato, e anche la spiaggia é cambiata. E’ esploso il Marano a Riccione. Prima il Territorio Match Music con i suoi concerti e gli altri eventi. Poi negli ultimi anni sono nati tanti locali sulla spiaggia, modello Milano Marittima, e il Marano é diventato un mega ritrovo sulla sabbia e all’ aperto, riscoprendo un divertimento più naturale rispetto alla discoteca classica, con l’effetto collaterale di creare un pò di traffico e di casino in questa zona. Passano gli anni ma per me il mare é e rimarra, sempre sinonimo di divertimento.
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