Una delle particolarità della Riviera di Rimini è che ogni tassello della sua storia, ogni strada, ogni piazza, abitazione e soprattutto ogni persona, si porta addosso qualcosa che ha a che fare con il mare. Qualcosa che ha a che fare con il profumo, una percezione, come un’aura. O qualcosa del genere.

Le città della costa diventano parte stessa del mare, e i cittadini ne assorbono l’essenza per liberarla in fotografia, pittura, poesia, scultura e benessere.

In estate e primavera, al mattino, si scoprono tantissimi fotografi che cercano la migliore posizione per afferrare i colori dell’alba, in inverno alcuni vanno a caccia della neve sulla spiaggia, altri ancora si siedono sul molo e abbozzano idee e pensieri sulle proprie Moleskine. C’è anche chi prepara tavolozza e colori sulla sabbia per interpretare le maree – proprio come nel famoso romanzo Oceano Mare. C’è chi semplicemente passeggia sulla riva per liberare la mente e sentirsi meglio, perché il mare rafforza lo spirito, o almeno così raccontano i pescatori. E c’è chi si nasconde tra gli scogli con gli occhi puntati sul galleggiante che, ogni tanto, si muove.

Ognuno interpreta il mare a modo suo. Ognuno se lo porta dentro in forme, colori e dimensioni differenti. Fellini racconta di un mare immenso, Samuele Bersani ne scrive canzoni, le mamme e le nonne se lo portano in cucina, i nonni lo imprigionano fra i ricordi di tutta una vita.

Raccontateci qualcosa sul vostro mare, sul modo unico in cui ve lo portate addosso, raccontateci se anche a voi capita di incantarvi davanti alle onde dell’Adriatico, e se ci sono cose da fare, da vedere e da condividere, almeno una volta nella vita. Potete inviarci fotografie, disegni, storie e racconti.

Come sempre, potete commentare questo post, scriveteci via e-mail o sui nostri profili Facebook e Twitter (non dimenticatevi l’hastag #101cdf).

Entro pochi giorni pubblicheremo le vostre storie e il vostro materiale.

Foto di Marco Morosini, designer.